La scuola è inserita nel raggruppamento
I, denominato “Pubblica istruzione, Università, Enti di ricerca per quanto
riguarda le “disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a
servizi invariati” (spending review). Ecco la sintesi del comunicato stampa attraverso
cui vengono riassunti tutti alcuni interventi previsti dal decreto.
1.
l’utilizzo del personale
docente in esubero (nell’anno scolastico ormai terminato si trattava di oltre
10mila insegnanti): il Governo avrebbe “previsto l'utilizzo in particolare dei
docenti senza cattedra per attività di docenza in materie affini”.
2.
E’ prevista
l’istituzione di un servizio di tesoreria unica per le scuole, nel quale
confluiranno tutte le risorse finanziarie attualmente depositate presso
istituti bancari privati.
3.
ogni scuola riceverà
poco più di 6mila euro: la cifra non è notevole e nella maggior parte dei casi
dirigenti e consigli d’istituto dovranno ingegnare modalità interne per far
quadrare i conti.
4.
ulteriore giro di
vite sui controlli di regolarità amministrativa e contabile: “in linea con un
orientamento di maggiore equità, la spesa per compensi aggiuntivi al personale
impegnato nell'attività di controllo sull'attività amministrativa e contabile
delle istituzioni scolastiche porterà un risparmio annuo alle scuole
quantificabile in 8 milioni”.
5.
I risparmi
toccheranno anche il personale del Miur impegnato in scuole estere e presso il
MAE: “si opera una riduzione del personale scolastico comandato presso il MAE
con funzioni di coordinamento e gestione delle scuole italiane all'estero. Si
opera una ulteriore riduzione anche del personale dei docenti impiegati presso
le scuole italiane all'estero
6.
personale reputato
inidoneo all’insegnamento: si tratta di alcune migliaia di docenti, che le
commissioni mediche dello Stato hanno reputato comunque in grado di mantenere
la capacità lavorativa: come già previsto, si conferma che verranno utilizzati
“in attività amministrative presso le stesse scuole, nell'ambito regionale.
7.
La spendng review
inciderà anche sulle visite fiscali
Ministro Monti… l’Italia che vuole farci costruire è basata
sulla nostra insicurezza, su stipendi a intermittenza e sulla
disperazione di non poter campare dei figli allora Signor Monti credo che molti
giovani se ne andranno da questo paese in cui si ritiene che la sicurezza e il
futuro si possa costruire sulla flessibilità e sull’insicurezza…. Monti… scenda
tra la gente!!!
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